Cos‘è una “scuola per cani”? partiamo dalle origini!
Ci dobbiamo prendere un po’ di tempo per affrontare un ragionamento che potrebbe non essere così scontato. Nei secoli, l’uomo ha selezionato il cane, partendo dai primi lupi che nell’antichità hanno iniziato ad avvicinarsi e seguire le tribù erranti dei nostri progenitori, per degli scopi, delle funzioni precise. In principio, era unicamente per l’aiuto nella caccia e nella difesa degli accampamenti. Nei secoli, questa selezione definita “zootecnica”, si è andata via via sempre più affinando e specializzando permettendo a noi umani di plasmare cani definiti morfologicamente e caratterialmente per le attività più diverse. Ad esempio, per la guardiania e conduzione degli armenti. Oppure nelle molte e diverse specializzazioni della caccia: ai grandi erbivori e ai piccoli “nocivi”, con disparate specializzazioni come il riporto, la ferma, la caccia in muta ecc.. Ancora, cani da compagnia, cani da combattimento contro altri cani o animali, e per molte altre attività. L’ENCI, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, è stato costituito proprio per gestire e tutelare le diverse razze di cani riconosciute in Italia, il cui numero aumenta ancora di anno in anno. Nel mondo sono più di 400 le razze censite dalla Federazione Cinologica Internazionale che le ha suddivise in 10 principali gruppi razziali.
Memoria di razza e comportamento nei cani
Ora è abbastanza evidente che se tutte le razze canine sono state selezionate dall’uomo per uno scopo preciso, nella trasmissione genetica da genitori a figli, attentamente seguita e perseguita dagli allevatori, non compariranno solo i geni, dei tratti somatici e morfologici definiti da precisi “standard di razza”, ma anche, come sanno bene gli etologi e i professionisti cinofili più avveduti, i tratti caratteriali, quindi comportamentali, tipici della razza, definiti “memoria di razza”. La memoria di razza rappresenta nel singolo cane la sua voglia di esercitare, dare corpo a delle motivazioni precise piuttosto che a delle altre. Il prof Roberto Marchesini, famoso etologo, veterinario e saggista italiano, definisce con precisione queste motivazioni/voglie, presenti in tutti i cani ed è, anche, con queste e di queste che va tenuto conto nella fase d’educazione del cane.
Il problema della necessità di una scuola per cani
Ma qual’ è il problema per il quale abbiamo bisogno di una “scuola per cani”? Qui entra in gioco l’importantissimo contesto sociale nel quale il cane, tutti i cani, ad esclusione di quelli ferali, o di quelli più sfortunati detenuti nei canili, si trovano oggi a vivere: la famiglia (indipendentemente dal numero dei sui componenti, anche una sola persona è la famiglia/branco del cane). Mi piace spesso dire che l’adozione di un cane è un atto d’amore, ma deve essere una scelta ragionata e consapevole. Il cane di razza o meticcio, nella stragrande maggioranza dei casi, viene scelto in base alle più diverse e disparate motivazioni che spesso non hanno nulla a che vedere con le sue reali caratteristiche di razza. Perché è grande o piccolo, ha un bel mantello, abbiamo sentito dire che è docile, ci fa tenerezza, su internet c’è scritto che è adatto ai bambini e via discorrendo. La domanda invece alla quale dovremmo rispondere è: quali sono i bisogni di questo cane e la nostra famiglia, per costituzione, gestione del tempo, vita quotidiana è in grado di soddisfare questi suoi bisogni?
L’Importanza dei centri cinofili nella vita familiare
Ecco quindi il perché delle “scuole per cani” o “centri cinofili” che coinvolgano necessariamente le famiglie, con l’impostazione di un progetto pedagogico di formazione caratteriale del cane per agevolare al massimo la sua capacità di adattarsi al nuovo contesto di vita, accettare e farsi accettare/accreditare dalla famiglia. Un processo di crescita nel quale la famiglia viene portata a contatto con i reali bisogni del proprio cane, gli aspetti comunicativi e gestionali, responsabilizzata ad una consapevole convivenza, fino a diventare referenti del proprio cane. L’obiettivo è quello della felice e serena integrazione del cane nel contesto famigliare e sociale nel quale si trova a vivere. Certo la scelta deve essere oculata valutando le diverse proposte e le proprie esigenze.
La nostra proposta
Il LiveDog propone, inizialmente, dei percorsi pedagogici per cuccioli e di educazione per cani adulti e, successivamente, di addestramento alle attività sportive che meglio danno espressione alle motivazioni/memoria di razza di quel particolare cane.
Tutti noi professionisti del LiveDog, con tecniche non coercitive (ad esempio è vietato l’uso del collare a scorrimento) e rispettose del benessere, da anni perseguiamo l’obiettivo di : un cane felice ed appagato in una famiglia serena ed accogliente.